Omar Galliani (Montecchio Emilia, 1953) già da studente all’Accademia di Bologna si fa conoscere negli ambienti dell’arte contemporanea per la sua abilità nel disegno e l’attenzione posta nei confronti degli antichi.
Negli anni Ottanta è uno dei protagonisti della scena artistica, non solo nazionale, prendendo parte al Magico Primario, movimento teorizzato da Flavio Caroli, e poi a quello degli Anacronisti, di Maurizio Calvesi; in entrambi i casi si trattava di proporre al mercato una via italiana al contemporaneo, che non rinnegasse le proprie radici culturali, che trovano i propri punti di forza nel disegno e nella pittura.
A partire dagli anni novanta realizza quasi esclusivamente opere a grafite su tavola o su carta di grande fascino ed eleganza.
Spesso si tratta di immagini prese dai rotocalchi, che lui nobilita con un uso estremamente raffinato del disegno. Grande è inoltre il suo interesse per il mondo orientale, la Cina, in particolare.
Sempre alla ricerca di tecniche in grado di dare voce alla bellezza, Omar Galliani da anni predilige utilizzare la grafite su tavola di legno, che viene precedentemente lavorata e incisa. A volte si avvale anche di timbri inchiostrati.
Notevoli sono anche i lavori su carta, spesso intelati.