Battista Luraschi è nato a Lurago Marinone nel 1951.
Figlio di un falegname, da subito la sua ricerca si orienta verso il mondo del design, arricchendolo però di significati arcani; i suoi primi lavori sono accompagnati da titoli e didascalie che conferiscono loro un senso di mistero.
In seguito, prende dimestichezza con il polipropilene, con il quale realizza sculture e opere a parete.
Grazie a queste, viene inserito da Renato Barilli nel gruppo dei Nuovi Futuristi, gruppo fondamentale per l’arte italiana degli anni Ottanta, con i quali espone nella prestigiosa galleria di Luciano Inga-Pin.
Tuttavia, la sua è una dimensione intima, da studio di progettazione, e le sue realizzazioni non sono mai di grande formato.
Le sue sculture e le sue opere a parete, mai di grande formato, sono sempre realizzate con fogli di polipropilene, fissato per mezzo di bottoni automatici o da spirali per rilegatura.
Negli ultimi anni Luraschi si è dedicato alla realizzazione di un tipo particolare di “borse”, da cui spuntano fiori e frutti colorati e fantasiosi dai nomi improbabili.
I suoi gioielli, realizzati in esemplari unici, riescono a dare un aspetto di preziosità a materiali invece facilmente reperibili sul mercato, esiti preziosi del ricco mondo di un artista che è capace di elaborare grandi miracoli di poesia che incantano i suoi collezionisti.