Nel panorama artistico internazionale il nome “Plumcake” designa un collettivo italiano formatosi nel 1983, costituito da Gianni Cella, Romolo Pallotta e Claudio Ragni.
Il nome è volutamente ironico e giocoso, sganciato dal dominio dell’arte. Non a caso la scelta è ricaduta su un bene di consumo di massa, zuccherino, piacevole nel gusto e nella forma, proprio come sono le loro opere: quadri e bassorilievi realizzati in vetroresina dai colori sgargianti uniscono infatti arte colta e popolare, fumetto e cultura classica, design e artigianato.
La prima mostra è nel gennaio dell’83 presso la Galleria Diagramma di Luciano Inga-Pin.
Dal 1984, insieme ad Abate, Bonfiglio, Innocente, Lodola, Palmieri, Postal, costituiscono il gruppo del Nuovo Futurismo, teorizzato da Renato Barilli.
Nel 1990 partecipano alla sezione “Aperto” della Biennale di Venezia, a cura di Achille Bonito Oliva.
Dal 2000 Gianni Cella si stacca dal gruppo per condurre una attività personale.
Il gruppo chiamato Plumcake, formato inizialmente da tre artisti, diventati due dal 2000, è stato fra i membri fondativi del movimento chiamato Nuovo Futurismo.
Hanno conosciuto un periodo di grande popolarità fra i collezionisti per le loro opere colorate, che si rifacevano al mondo dei fumetti e della comunicazione popolare, realizzate perlopiù in vetroresina.
Apprezzati sono anche i loro disegni, in cui è sottintesa una buona dose di ironia.